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San Bonico, rubata ancora la statua della Madonna. Strane foto lasciate ai piedi del gelso

Neanche il tempo di sistemare e ripulire tutto, come possibile, con un intervento tempestivo, e già i vandali avevano colpito una seconda e una terza volta in poche ore, contando solo quanto accaduto nell’ultima giornata di follia.

È’ successo ancora al campo di San Bonico, ancora un furto di fiori e della statua della Madonna. Una versione più piccola di quella rubata ieri, appoggiata al gelso, in prossimità del campo dell’apparizione mariana è’ stata trafugata per la seconda volta ieri sera.

Non solo. Questa mattina, a chi e’ passato al campo, la situazione si e’presentata così, come dopo il passaggio di una furia.

Gli ex voto distrutti, buttati a terra con disprezzo, così come i fiori e qualsiasi altra cosa ricomposta in queste ore con semplicità, come segno di devozione e rispetto ad un luogo eletto da molti come spazio per la preghiera o per qualche attimo di spiritualità.
Ai piedi del gelso, gli autori dell’incursione hanno lasciato anche foto strane, sparse qua e là, ad aumentare gli interrogativi di questo mistero.

C’è sgomento e rabbia per questo accanimento, ma c’è anche paura per un atto che appare come violento e pericolosamente irrazionale. Difficile trarre conclusioni, avanzare ipotesi. Il luogo colpito e’ accessibile a chiunque, lungo la strada che collega San Bonico a Mucinasso, uno spazio esposto e senza difese. Eppure così forte nel resistere al tempo e ad altre forme di inciviltà che in questi 20 anni non sono mancate, ma che mai hanno raggiunto questo livello.

Chi frequenta il campo di San Bonico lo sa, conosce la storia. Io l’ho raccontata tante volte. Un’apparizione mariana, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che va avanti da 20 anni, dal 2020 in forma privata. Il veggente, Celeste Obertelli, e la sua famiglia, da anni si occupano anche di tenere in ordine questa spazio aiutati da tanti amici e volontari, in modo spontaneo.

Da qualche giorno chi frequenta il campo aveva notato strani movimenti, piccoli furti e disordini intorno al gelso. Ieri mattina la scoperta di ciò che restava dopo la furia di un atto vandalico che già da solo aveva posto molti interrogativi, e non solo in merito alle finalità di chi ha colpito così brutalmente. Quello che e’ successo dopo, ha aumentato i timori.  Alcuni residenti, preoccupati, hanno sollevato il tema della sicurezza e di come sia possibile che ciò sia avvenuto, per tre volte, alla luce del giorno ( almeno due volte).

Tre episodi in poche ore fanno pensare a diversi scenari e hanno gettato nello sconforto chiunque ci tenga alla possibilità di frequentare il campo. In generale, chiunque ci tenga al rispetto, alla civiltà e alla libertà.

 

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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