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Riapre “Garetti” in piazza Duomo. Pietro Moro e la sfida di una bottega storica 2.0

Nuova vita, nel solco della tradizione piacentina, per la Salumeria Garetti di Piazza Duomo. Pietro Moro, 34 anni, originario di Ostuni, Città Bianca del Salento, ha raccolto il testimone da “Zune” Predrag Vojvodic, suo mentore, ed é pronto ad alzare la saracinesca dal 7 settembre.

Salumeria e gastronomia, prodotti anche pugliesi, ma soprattutto piatti pronti ed eccellenze gastronomiche piacentine, tutto di alta qualità. Anche nella nuova versione di “Garetti” non mancheranno sapori e i profumi che hanno reso celebre questa bottega; all’ombra della Cattedrale di Piacenza, uno dei negozi più amati della città.

PIETRO MORO, DAL SALENTO A PIACENZA Simpatico, solare come la sua terra, preparato, determinato. Pietro é arrivato a Piacenza 12 anni fa per frequentare l’Università Cattolica, dove si é laureato in Economia e Commercio, e non é più ripartito. Già da studente, per guadagnare qualcosa, ha iniziato a lavorare al Barino di Zune in Piazza Cavalli, attratto anche da una professione che gli é sempre piaciuta “Mi sono laureato per far contenti i miei- racconta-ma sono sempre stato attratto da questo lavoro, nell’ambito della ristorazione e del commercio, a contatto con la gente”.

Dopo 12 anni, é arrivata l’occasione giusta, legata ad un negozio che lo ha colpito fin dall’inizio “Ho notato da subito questa bottega a Piacenza, in questo angolo particolare di piazza Duomo. Mi ricordo che anche quando venivano a trovarmi i miei, passavamo sempre da Garetti per un acquisto. Un’attività che ha radici lontane; risale addirittura al 1938. Tra i miei propositi c’é infatti anche quello di fare, a breve, la domanda per il riconoscimento di Bottega Storica.”

Pietro Moro nella foto di Maria Sole Schiavi

QUALITA’, ORARI LUNGHI E TAVOLINI ALL’APERTO Dunque come sarà il nuovo Garetti? “Ci tengo a sottolineare-precisa Pietro-che la mia proposta resterà profondamente legata alla tradizione a cui mi collego. Quindi i piacentini, e non solo, potranno trovare da noi gli stessi prodotti che hanno reso celebre questa bottega nel tempo:dai salumi ai formaggi, dagli antipasti (quello rosso!!) ai primi della tradizione. Certo qualche nuovo inserimento ci sarà, a partire da proposte che farò arrivare appositamente dalla Puglia. Anche in questo caso salumi e formaggi:la stracciatella, le bombette, il Capocollo di Martina Franca, solo per fare qualche esempio.” Il tutto, gestito insieme a tre collaboratori, tra cui la mitica Pinuccia, curando e garantendo freschezza e qualità, due must imprescindibili, sui quali la salumeria Garetti ha costruito la sua storia.

Tra le novità, gli orari “Aperti anche la domenica mattina, con orari allungati in serata nei giorni feriali, almeno fino alle 20.00, per aiutare quelli che finiscono tardi di lavorare, magari di ritorno dalla Stazione” Un servizio cucito anche sulle esigenze di una potenziale clientela “Punteremo sulla gastronomia, piatti pronti, anche caldi, da asporto, da consumare velocemente, magari in pausa pranzo, pensando ai tanti uffici del centro”

E poi i tavolini all’aperto, in una piazza tra le più belle di Piacenza, salotto accogliente e ricco di suggestioni, da vivere pienamente “Il progetto di abbinare al negozio delle sedute all’aperto c’é già-anticipa Pietro- partiremo dalla prossima primavera.”

TANTA PASSIONE E LA “SCUOLA” DI ZUNE Cosa spinge un ragazzo con tante potenzialità e una laurea in Economia ad investire risorse e tempo in un progetto come questo che, per quanto affascinante, non é privo di rischi? La domanda é d’obbligo

“Mi piace questo lavoro-ribadisce Pietro- e mi piacciono le sfide. Ci tengo, a questo proposito, a ringraziare Zune, ottimo imprenditore e, per me, un buon maestro. Da lui ho imparato il mestiere e soprattutto ho imparato a mettermi in gioco, ad accettare le sfide; nel caso di questa nuova avventura, di questo gioiello che in qualche modo mi ha consegnato, é stato lui a spingermi e a credere in me”. E da Zune, Pietro, ha imparato anche la disciplina che regola questo mestiere, se lo si vuole fare seriamente “So quanto sia impegnativa questa attività. Sono pronto. Sarò il primo ad entrare in negozio e l’ultimo ad uscire. Ma questo non mi spaventa. Sono certo che sarò gratificato”.

Mentre parliamo, una signora seduta poco lontano da noi, coglie il senso della nostra chiaccherata e subito si informa “Riapre Garetti? Ho visto il cartello NUOVA GESTIONE, stanno facendo dei lavori ….” Il cantiere all’interno del locale in effetti prosegue a ritmo serrato, per arrivare a settembre in tempo per l’inaugurazione. Incuriosisce l’idea di un cambiamento non ancora svelato “Un intervento leggero-ci spiega Pietro-per svecchiare quello che poteva apparire obsoleto e rendere più accogliente e funzionale il negozio.”L’impronta del passato resterà anche all’esterno, con un piccolo restyling cromatico, per rinfrescare il tutto, insegna compresa, che però resterà intatta.

Una magia di passato/futuro, intreccio di eccellenze gastronomiche, segno di tempi che cambiano e che si aprono a nuovi orizzonti, per sopravvivere all’oblio. Perché anche l’atmosfera di un negozio che dal 1938 accompagna la quotidianità e i momenti speciali delle tavole piacentine, può contribuire a non disperdere la nostra memoria, motore e anima della nostra identità.

 

 

 

 

 

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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