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Galleria Alberoni. Domenica 8 gennaio evento di chiusura delle festività, visita e concerto

Dopo l’ottimo riscontro dell’iniziativa culturale di domenica scorsa 1° gennaio (tutti
esauriti i posti per la visita guidata dedicata al tema del tempo e foltissimo pubblico
per il primo concerto per la pace), domenica prossima 8 gennaio 2023 va in scena
l’evento conclusivo del calendario culturale proposto dalla Galleria Alberoni per le
festività natalizie: un pomeriggio che prevede alle ore 16 una visita guidata alla
scoperta dei capolavori del Collegio e della Galleria con ingresso ridotto (€. 6,00) e alle
ore 18 un secondo e nuovo concerto per la pace a cura dell’Accademia della Musica
di Piacenza e ancora una volta con la collaborazione del Piccolo Museo della Poesia.
Dalle ore 15.30 alle ore 18 sarà inoltre visitabile la mostra costruttori di pace con i
ritratti di dieci Premi Nobel per la Pace e due Pontefici, realizzati da Franco Scepi,
rivelati al pubblico per la prima volta in assoluto. (Ingresso €. 3,00)

La vista guidata
Ingresso ridotto €. 6,00 senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili
Il percorso guidato accompagnerà alla scoperta dei capolavori artistici custoditi
nell’Appartamento del Cardinale e nella pinacoteca sovrastante la Sala degli Arazzi che accoglie una delle più importanti collezioni italiane di arazzi del Cinque e Seicento.
L’itinerario svelerà anche la Biblioteca monumentale, l’aula di fisica con il Museo degli strumenti scientifici e accompagnerà attraverso la mostra Costruttori di pace.

Il concerto per la pace
Ingresso libero e gratuito
Alle ore 18 nella Sala degli Arazzi andrà in scena il secondo e nuovo concerto intitolato Il tempo della pace, a cura dell’Accademia della Musica di Piacenza, con la
partecipazione del Piccolo Museo della Poesia.
Per questo secondo concerto il programma musicale prevede l’esecuzione di brani
ispirati al tema della pace, ma anche componimenti musicali provenienti dai paesi di
origine di alcuni Premi Nobel per la pace e dei due Pontefici i cui ritratti sono esposti
nella mostra in corso alla Galleria Alberoni e intitolata costruttori di pace.
Il Piccolo Museo della Poesia invece proporrà, tra prosa e poesia, le parole dei
costruttori di pace raffigurati nei ritratti di Franco Scepi.
La programmazione culturale delle festività natalizie alla Galleria Alberoni ha visto e
consolidato la collaborazione tra l’Istituzione alberoniana, il Piccolo Museo della Poesia e l’Accademia della Musica.

Il Piccolo Museo della Poesia
Il Piccolo Museo della Poesia è il luogo della consonanza tra Arte e Poesia; ha sede
nella Chiesa di San Cristoforo, architettura barocca di stupefacente bellezza, la cui
cupola è frutto del genio di Ferdinando Galli Bibiena.
Per quanto concerne la collezione museale, essa è costituita da poesie inedite, lettere autografe, libri di poesia di assoluta rarità, riviste letterarie introvabili, installazioni, quadri, sculture, opere di poesia visiva, lineare, concreta.
All’interno dell’oratorio di San Cristoforo, adiacente alla chiesa, è contenuta una
fornitissima biblioteca di poesia contemporanea (ma non solo) sia italiana, sia
straniera.

La mostra costruttori pace
Galleria Alberoni, 18 dicembre 2022 ‐ 5 febbraio 2023
Promossa da Opera Pia Alberoni, in collaborazione con l’Associazione Gorbachev e il
Segretariato Permanente dei Premi Nobel per la Pace, presenta le dodici tele
dell’artista Franco Scepi, esposte al pubblico in prima assoluta, con dodici costruttori
di pace la cui biografia, il cui impegno e sacrificio per la costruzione della pace nel
mondo, si fanno segno di speranza per ciascun uomo.
Una mostra proposta pertanto non solo agli appassionati di arte contemporanea, ma
anche a tutti cittadini, con la quale gli Enti promotori vogliono contribuire alla
riflessione sul delicato tema della convivenza pacifica nel mondo.
L’esposizione sarà visitabile ogni domenica fino al 5 febbraio 2023, dalle ore 15.30 alle ore 18.
Dieci Premi Nobel e due Pontefici. I costruttori di pace ritratti da Franco Scepi sono i seguenti:
Mickail Gorbaciov, premio Nobel nel 1990, Rigoberta Menchù, premio Nobel nel 1992,
Adolfo Maria Pérez Esquivel, premio Nobel nel 1980, Joseph Rotblat, premio Nobel nel
1995, Betty Williams, premio Nobel nel 1976, Lech Walesa, premio Nobel nel 1983,
Tenzin Gyatso, premio Nobel nel 1989, Shimon Peres, premio Nobel nel 1994, Mairead Corrigan, premio Nobel nel 1976, Jody Williams, premio Nobel nel 1997, Carol Wojtyla canonizzato il 27 aprile 2014, e Jorge Mario Bergoglio, eletto Pontefice il 13 marzo
2013.
Le ragioni di una mostra
In un momento drammatico della storia mondiale segnata da quella che Papa
Francesco ha chiamato la “terza guerra mondiale a pezzi”, le dodici tele dell’artista
Franco Scepi, esposte al pubblico in prima assoluta, ritraggono dodici costruttori di
pace la cui biografia, il cui impegno e sacrificio per la costruzione della pace nel
mondo, si fanno segno di speranza per ciascun uomo.
Una mostra proposta pertanto non solo agli appassionati di arte contemporanea, ma
anche a tutti cittadini, con la quale gli Enti promotori vogliono contribuire alla
riflessione sul delicato tema della convivenza pacifica nel mondo.
L’uomo della Pace: la tela originaria del 1977, le più recenti serigrafie e una scultura. Esposta in mostra anche la tela originaria con L’uomo della Pace, realizzata, a olio su tela, nel 1977, da Franco Scepi, dopo l’incontro con Carol Wojtyla. Si tratta della prima raffigurazione dipinta dall’artista di un’immagine divenuta ben presto molto popolare.
Al suo fianco le quattro più recenti elaborazione dell’immagine dell’uomo della pace:
quattro serigrafie su cartoncino dipinte e colorate a mano dall’artista con vernici
acriliche.
Completa la mostra l’esposizione della scultura in acciaio corten, progetto
dell’opera/monumento, di 3 metri di altezza, installata nel giardino della Abbazia di
San Colombano a Bobbio, inaugurata il 23 novembre 2017, in concomitanza con le
celebrazioni della Solennità dedicata al Santo.

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