Di Piacenza ha amato da subito i segni eleganti di storia e di arte. Prima la Cupola del Guercino, in Duomo, poi Palazzo Anguissola di Grazzano, dove ha scelto di aprire il suo atelier di abiti su misura per donna, lo hanno affascinato e convinto a fermarsi qui.
Ettore Bilotta, noto fashion designer, stilista particolarmente apprezzato nel mondo arabo, ma non solo, riparte da Piacenza e si presenta con un omaggio alla città. Una sfilata emozionante, lungo uno scalone tra i più belli d’Italia, con una collezione interamente dedicata a Piacenza.
“A Piacenza porto 40 anni di storia e di lavoro nell’alta moda, con clienti anche importanti. Porto soprattutto il desiderio di vestire le donne con eleganza”.
ETTORE BILOTTA Originario di Aprilia, in provincia di Latina, Ettore Bilotta ha studiato fashion design allo IED di Roma, dopo il Liceo.
Zurigo, Milano, poi di nuovo Roma. I primi passi nell’alta moda sono a fianco di stilisti importanti come Raffaella Curiel e Pino Lancetti. Quindi l’incontro con gli Emirati Arabi, dove ha conquistato anche il cuore delle principesse di questi Paesi, creando abiti e collezioni molto apprezzati che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo.
Bilotta ha disegnato le divise per le linee aeree Etihad Airways, Alitalia, Turkish Airline e, a partire dal 2025, Kuwait Airways. Il sito che lo rappresenta racconta anche questa parte della sua carriera “Contattato da una Buyer del mondo arabo si dedica alle creazioni di collezioni Haute Couture e Sposa per la maggior parte degli anni ’90 e i primi anni 2000. L’esperienza con il mondo arabo gli permette di essere selezionato nel 2003 come designer dell’immagine delle divise per la prima compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti “ Etihad Airways “. Accanto a questo impegno, negli anni, Bilotta é tornato anche al suo primo amore, con collezioni di abiti da sposa. Haute Couture e Prêt-à-porter restano al centro della sua creatività.
LA SFILATA TRA EMOZIONE E MONDANITA’ E sono state due le sfilate, a margine della presentazione ufficiale del nuovo Atelier, sabato 12 ottobre, in serata a Piacenza. Tanta gente, signore eleganti, volti noti della città che conta, clienti affezionate. Non solo. Appassionati di moda, operatori del settore, ma anche amici, conoscenti, estimatori di Ettore Bilotta. Tra gli altri Carmine Padula, compositore, pianista e direttore d’orchestra, ed Edoardo Caiazzo, violinista, che hanno accompagnato la presentazione dell’Atelier.
Lungo lo scalone di Palazzo Anguissola, un percorso storico di capi d’archivio ha raccontato le tappe del lavoro creativo di Ettore Bilotta, con abiti indossati da personaggi famosi, star del cinema e della musica, simboli di una eleganza senza tempo. In sfilata, una collezione dedicata a Piacenza “Ho scelto colori che ricordano la città -ha spiegato lo stilista- con asimmetrie e incastri tipici di alcune architetture che mi hanno ricordato Piacenza”. Una serata di grande eleganza, con abiti e accessori frutto di una ricerca continua, nel segno della sartorialità e dell’unicità di ogni donna. “Ogni donna è diversa, ogni donna è da interpretare nel suo stile e anche psicologicamente”.
PERCHE’ PIACENZA “Perché Piacenza?”. E’ la prima domanda che (da piacentina doc) pongo a Ettore Bilotta, incuriosita da questa scelta, da parte di uno stilista che avrebbe potuto aprire in una grande capitale della moda, ovunque nel mondo.
“Ho deciso di venire a Piacenza per la sensibilità che questa città mi ha trasmesso”. E ancora “Questo Palazzo mi ha chiamato-racconta il fashion designer riferendosi al bellissimo Palazzo Anguissola di Grazzano- Dopo aver visitato la cupola del Duomo, che mi ha emozionato quasi fino alle lacrime, sono passato in via Roma, mi sono fermato di fronte a questo edificio storico e poi, attraverso conoscenze e contatti, ho avuto modo di individuare proprio qui l’appartamento perfetto per il mio Atelier.”
Una ripartenza, annuncia ancora lui attraverso i social “che è solo l’inizio di un grande progetto”. Lo spazio occupato dall’Atelier, è davvero prestigioso. Soffitti affrescati, ambienti rinati grazie ad una sapiente restauro, che anni fa fu anche premiato, Palazzo Anguissola resta uno dei meglio conservati della città. Un luogo ideale per chi lavora con la creatività. Classe, eleganza e stile degli abiti e delle immagini che ne riproducono le forme, si inseriscono perfettamente in un solco di arte fanno di questo edificio uno scrigno di bellezza. Bilotta non lesina complimenti al Palazzo e alla città, e il fatto che li abbia scelti come luogo privilegiato non lascia dubbi circa la sua sincerità.
PIACENZA COME UNA CAPITALE Tornando alla domanda perché Piacenza, la risposta è spiazzante “Perché mi ricorda Roma” Addirittura! dico io, ricordando che proprio lo sfarzo dei palazzi di Roma ha ispirato le sue prime collezioni, come Le Ninfe, Marie Antoinette, Acqua e La Vie è En Rose. Sfarzo che, evidentemente, anche a Piacenza è ben presente nei tanti edifici storici che la rendono unica “Piacenza ha palazzi sfarzosi, opulenti, rappresentativi della storia e dell’architettura. Una città ricca- conclude il fashion designer- che può sembrare una capitale”.