HomeAttualitàBoutique del gelato, eccellenza piacentina. Proposte per aprire a Parigi e Dubay

Boutique del gelato, eccellenza piacentina. Proposte per aprire a Parigi e Dubay

Tranquilli piacentini! La Boutique del gelato non si sposta da Piacenza. Le tante proposte di aprire al di fuori dei confini provinciali o nazionali, non hanno avuto seguito, almeno per ora. La storia famigliare di questa realtà artigianale é talmente forte e profonda, che diventa difficile immaginarla declinata altrove, secondo logiche di scala e di mercato più ampie e meno identitarie. Il cuore é qui, da 32 anni, in via Rogerio a Piacenza. Ma le origini dell’attività, e soprattutto dell’esperienza professionale, risalgono ad oltre 50 anni fa.

Abbiamo intervistato Barbara, figlia dei fondatori, oggi anima e motore della Boutique del gelato insieme al marito Marco, ai soci Elona ed Emiljan e al resto della squadra, composta da Ilaria, Flutura ed Elona. Come altre realtà artigianali e di eccellenza, la Boutique del gelato si caratterizza per alcuni aspetti fondamentali: la qualità , la serietà nel lavoro, il rigore nel non venir mai meno a standard imprenscindibili; e poi l’amore per quello che si fa. Principi e valori che hanno radici profonde.

Come nasce il progetto La Boutique del gelato di Piacenza?

I miei genitori, Carla e Giuseppe, hanno iniziato 50 anni fa, in particolare mia madre, che ha imparato il mestiere presso una gelateria di Reggio Emilia per la quale ha lavorato fino ai primi anni ’80 anche come socia, facendo le stagioni al mare d’estate, a Lido di Pomposa.

Ci siamo stabiliti a  Piacenza, già in quel periodo, perché mio padre era maresciallo del Genio Pontieri; poi, una volta in pensione, si é unito all’attività di mia madre. Insieme hanno aperto tra il ’92 e il ’93 in via Rogerio, nella zona dove già abitavamo e dove siamo ancora oggi, e hanno iniziato questa avventura, scommettendo su sé stessi e sulla città.

A destra, i fondatori de La Boutique del gelato, Giuseppe e Carla, in una foto storica, scattata insieme ai loro maestri

E tu Barbara? Quando sei entrata?

Alla fine delle scuole superiori mio padre mi ha chiesto “cosa vuoi fare?” Non ho avuto dubbi “la gelataia!!” Il lavoro mi piace e ho scelto di seguire le orme dei miei genitori. Mi sono sposata presto e ho avuto da subito al mio fianco anche mio marito Marco in questa attività.

Il presente?

I miei genitori oggi sono in pensione e al loro posto é entrata un’altra coppia. Siamo quattro soci, due famiglie, insieme affrontiamo i tanti sacrifici che comporta un’attività come questa. Due mesi di stop tra gennaio e febbraio (in realtà meno, perché si lavora alla manutenzione dell’attrezzatura e alla formazione/preparazione anche in quel periodo) e poi una lunga maratona da marzo a dicembre, con tutta l’estate di impegno, anche la sera. Ci uniscono non solo gli stessi obiettivi di lavoro, ma anche la passione per quello che facciamo e i valori in cui crediamo; il fatto di avere a cuore le nostre famiglia, con figli, rende più facile condividere le scelte di vita da preservare e tutelare.

La famiglia al primo posto, come cardine della vita, con molta attenzione allo sforzo per conciliarne i tempi con quelli del lavoro. La famiglia anche come target prevalente

La Boutique del gelato ha un target vario ed eterogeneo, ma certo, la famiglia é un riferimento. Il gelato rappresenta un momento di condivisione, di appagamento, di festa. Tutti aspetti legati all’idea di famiglia. Da noi sono passate intere generazioni, bambini di ieri che oggi, a loro volta genitori, tornano con i figli. E una famiglia é un pò anche la comunità che ci ha accolti tanti anni fa e che ancora oggi ci considera parte integrante della vita di questo quartiere.

E’ per questo che non vi siete mai spostati? In centro, ad esempio, oppure altrove?

Certo, questo é uno dei motivi. Soprattutto nel caso di proposte anche più impegnative.

Ad esempio?

Centri commerciali, il centro storico di Piacenza, ma anche altre città e altri paesi. Abbiamo ricevuto proposte per esportare la nostra attività a Parigi o a Dubai, solo per fare esempi. E non si trattava di progetti campati per aria, c’era davvero la possibilità di espandersi, di tentare un salto di qualità. Non abbiamo accettato perché ci va bene così, non vogliamo strafare. Abbiamo raggiunto un buon equilibrio, siamo contenti e soddisfatti di come lavoriamo, se accettassimo di aprire all’estero dovremmo sacrificare il tempo dedicato alla famiglia e i nostri ritmi personali.

Il vostro cono di gelato é statuario, sembra un fiore. C’é un segreto per tanta perfezione?

Materie prime di qualità, lavorazione, refrigerazione. Il segreto del gelato targato Boutique sta in questi tre elementi. Tre pilastri, a cui si aggiungono passione e amore per il proprio lavoro, che fanno la differenza.

La lavorazione artigianale nel nostro caso può contare su attrezzature di alto livello (Carpigiana) e anche la refrigerazione é fatta in un certo modo. Il gelato viene collocato nei pozzetti e rimane a temperatura omogenea, con un freddo umido, che garantisce quella consistenza davvero unica.

Infine, fondamentali sono le materie prime, sempre di qualità; cerchiamo di seguire la stagionalità e, anche qui, di non strafare. Qualche novità quest’anno ci sarà, ma le proporremo con cautela. Siamo stati colpiti positivamente da alcuni gusti che abbiamo provato in fiera  e che vogliamo proporre gradualmente attraverso un calendario che comunicheremo.

Accanto ai classici della Boutique (nutella, croccantino, caramello, yogurt miele/noci, ecc) ci saranno proposte nuove: il gusto Dubai, cioccolato con kataifi e pistacchio, il gusto Raffaello, il Baileys e, in estate, qualche frutto nuovo. Si tratta di idee che proveremo a sviluppare e che decideremo di confermare in base anche alle risposte della clientela. Anche le nostre torte hanno avuto un’evoluzione, con decorazioni e scritte particolari. Nel banco frigor si trovano ancora anche le monoporzioni, che vanno tantissimo.

Tanti i clienti che vi seguono da tempo e che affrontano anche alcune difficoltà, pur di non rinunciare ad un gelato della Boutique

Se ti riferisci alla difficoltà del parcheggio, al fatto che é difficile posteggiare qui in zona, soprattutto in certi orari, non posso che darti ragione. Del resto sono anni che aspettiamo di vedere parcheggi annunciati e mai realizzati. Un problema di cui parlo senza polemica e che riguarda non solo noi, ma chiunque abiti o abbia un’attività in zona viale Dante e dintorni.

Il futuro della Boutique e, in chiusura, un ringraziamento. Decidi tu a chi rivolgerlo

Mi auguro che il futuro della nostra attività prosegua nel solco di quello fatto fin qui, con continui miglioramenti che ci diano ogni giorno un buon motivo per aprire con l’entusiasmo di sempre. Mi piace questo lavoro, mi piace il contatto con le persone, mi piace l’idea di dare un pò di gioia con quello che facciamo.

Un grazie va a tutti quelli che ci hanno dato fiducia e che ci hanno permesso di crescere. Ma il grazie più grande, ovviamente, va a miei genitori che hanno costruito tutto questo e che ci hanno insegnato come portarlo avanti con professionalità e passione.

 

 

 

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
ARTICOLI CONSIGLIATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articoli Recenti

Ultimi Commenti