Sempre attento a proporre le novità più significative il Cinema Corso Multisala in corso Vittorio Emanuele 81 a Piacenza, presenta stavolta qualcosa di unico e imperdibile: il docufilm “PELLIZZA pittore DA VOLPEDO” visibile martedì 4 febbraio alle ore 17 e alle 21 e mercoledì 5 febbraio alle ore 19 e alle 21.
Il docufilm esce contemporaneamente in quasi tutte le città d’Italia e grazie al Cinema Corso anche Piacenza rientra nel “quasi” per cui potremo godere di un’opera che spazia dal simbolismo e divisionismo alla bellezza dei paesaggi, dalla ricostruzione storica e pittorica all’ umanità del pittore piemontese.
Il docufilm è diretto dal regista Francesco Fei da tempo affascinato dal rapporto tra arte e cinema.
Fei insegna regia all’Accademia di Belle Arti di Bergamo, è sceneggiatore e fotografo, ma soprattutto è appassionato d’arte in particolare quella di fine ‘800. Alcuni suoi documentari sono stati apprezzatissimi in festival internazionali ed è stato presente alla Biennale di Venezia . Nel 2016 ha girato un bellissimo documentario sul pittore Segantini ancora visibile in prima serata su Sky. Segantini era amico di Pellizza quindi il passo è stato breve.
Il regista Francesco Fei con grande passione per l’arte, molta profondità di pensiero, forte curiosità intellettuale e tanta rispettosa empatia, ha personalmente voluto questo film su Pellizza da Volpedo, per scoprirlo nella sua interezza ben oltre il suo famosissimo “Quarto Stato”. Dunque il film non è stato commissionato da nessuno, ma nasce da un desiderio spontaneo del regista che non ha avuto la pretesa di “reinterpretare” il personaggio a modo suo rischiando di travisarlo. No, Fei è stato, oltre che bravo, molto onesto. Per indagare e proporre Pellizza artista si è avvalso del contributo storico culturale di illustri esperti.
Nel film infatti sono presenti con le loro illuminanti delucidazioni: Aurora Scotti Presidente dell’Associazione Pellizza e Direttrice scientifica dei Musei Pellizziani a Volpedo, Pierluigi Pernigotti Responsabile Musei di Pellizza, Claudio Giorgione Curatore Museo Scienza Tecnologia di Milano, Patrizia Zatti Conservatrice della Gam di Milano, Carolyn Cristof Bakargiev ex Direttrice del Castello di Rivoli di Torino e di Fondazione Cerruti. Attraverso i loro racconti viene illustrato il percorso artistico di Giuseppe Pellizza, l’evoluzione della sua tecnica pittorica, le fasi della sua vita, i suoi spostamenti a Milano, Firenze, Roma, Bergamo, l’ importante incontro con Fattori, i temi sociali. Ne esce un Pellizza anarchico il quale desiderava che i lavoratori fossero ispirazione per qualunque movimento sociale.
Non credeva nell’arte per l’arte, ma nell’arte per l’umanità.
L’attore Marco Federico Bombi è nei panni di Pellizza mentre Fabrizio Bentivoglio nelle vesti di un viaggiatore legge frasi lasciate scritte dal pittore.
“L’uomo per sua natura tende al piacere massimo e lo va cercando anche nell’arte“
“Fede, forza, costanza, m’assistano nel cammino che intraprendo“.
(Anni fa leggendo un suo diario mi commossi nell’apprendere che, pur affamato, preferiva non comprare cibo per sé per poter pagare i poverissimi contadini che gli facevano da modello)
Il bel docufiim consente di vedere e percorrere luoghi e paesaggi dove Pellizza ha vissuto e dipinto i quali sono fonte quasi connaturata della sua ispirazione. Poiché il maggior numero di opere pellizziane appartiene a collezioni private, solo in questo film possiamo per la prima volta, vedere TUTTE LE OPERE dell’artista volpedese al completo, tranne forse solo un paio.
Occasione imperdibile dunque per gli amanti del cinema d’arte, della storia dell’arte e di Pellizza in particolare, ma anche per chi si interessa alle vicende umane e quella di Pellizza è molto intensa.
Il docufilm infatti è rigoroso e toccante insieme, ma senza scadere nel sentimentalismo e nella retorica. Spettacolo perfetto per chi, come il regista, vuole sapere chi è davvero Giuseppe Pellizza da Volpedo nella sua interezza dietro il “Quarto Stato”grandioso dipinto col quale, possiamo dire, inizia il Novecento. Dipinto che non ebbe successo quando l’artista era in vita, ma che ne ebbe moltissimo dopo fino all’arrivo del fascismo.
Con l’avvento del regime il dipinto “sparì” come il suo autore. Poi finalmente Pellizza fu riscoperto negli anni ’50 e da allora più lo si studia più se ne comprende la grandezza.
Ancora non del tutto svelato, resta attuale e dirompente. Paesaggista sublime, eccellente nel riprodurre la luce, straordinario nel cogliere i pensieri dei volti che ritrae. Pellizza non smette mai di interessare, stupire, affascinare.
Grazie a Francesco Fei, grazie a chi ha creduto in questo suo lavoro e lo ha finanziato, grazie agli interpreti, a chiunque vi abbia collaborato.
Grazie al nostro Cinema Corso possiamo incontrare Giuseppe Pellizza da Volpedo nel modo attualmente più completo possibile. Gli esperti hanno raccontato la storia artistica, le parole del pittore dicono la sua vita quotidiana e la sua interiorità.
Pellizza è ricco di una elevatezza di pensiero e di una sensibilità che sono quel “qualcosa in più ” che si percepisce nella sua pittura. Sensibilità che ci lascia nei suoi scritti:
“Bellezza, Amore, vera Vita, Avvenire“
“Sorretto dall’Arte, confortato dalla Speranza “
Ghiaccia il sangue sapere che nonostante questi desideri/propositi Giuseppe Pellizza si sia suicidato. La speranza non gli è stata sufficiente mentre l’avvenire gli si è sbarrato davanti dopo la morte della moglie e altri dispiaceri e problemi. Non penso che dei grandi artisti, così come dei grandi poeti, rinuncino a vivere per debolezza, ma perché la loro grande anima, la loro multiforme essenza è talmente vasta che non può essere contenuta nella ristretta pochezza di certi giorni così vanno “di là” per essere liberi.
Pellizza si è impiccato alla scala del suo studio.
Un brivido percorre chi lo pensa appeso a quella povera scala a pioli, ma basta allargare lo sguardo e ci si immerge nella bellezza della sua arte sulle pareti.
Andiamo a Volpedo
per vedere dal vero quella meravigliosa arte e prepariamoci andando prima al Cinema Corso per vedere il bellissimo docufilm, che ha già ottenuto un grande successo all’anteprima di Roma e ancora di più continuerà a riscuoterne.
Bruna Milani