Piacentina di adozione, Kaori Ogasawara , è stata la prima violinista giapponese a far parte della prestigiosa orchestra del Teatro alla Scala.
Le abbiamo chiesto come è andata l’attesissima prima del 7 dicembre, non tanto la cronaca dell’evento, già ampiamente documentata, ma l’emozione vissuta come musicista, in una serata carica di aspettative-
“La musica ha vinto -ci racconta Kaori- ha vinto sulla mondanità, sulla paura, sulle tensioni. L’esecuzione della prima, in un teatro blindato, è stata nettamente migliore rispetto a quella, ad esempio, della prova generale. Orchestra, solisti, coro, direzione. Tutti gli interpreti hanno raggiunto una coesione e un’omogeneità musicale difficile da ottenere. Un’unità perfetta, a cui ciascuno ha dato il meglio che poteva” E ancora “ E’ capitato che alle prime la musica, a volte, passi in secondo piano. Protagonisti sono i vips, i volti noti, le celebrità….questa volta protagonista è stata la musica, con applausi a scena aperta ed apprezzamenti evidenti nei confronti di tutti”
Kaori Ogasawara, di prime, ne ha vissute diverse, e lo può dire.
Ha cominciato a suonare nell’orchestra della Scala nel 2007. Nel 2009 ha vinto il concorso per entrare a farne parte stabilmente come violino di fila, primi violini. La consideriamo un po’ anche piacentina perché a Piacenza vive da anni con il marito, Nicola Iannone, anch’egli musicista (contrabbassista) oltre che docente e studioso. E anche lei si considera ormai piacentina di adozione, parla benissimo l’italiano, e spesso si esibisce anche a Piacenza, in concerti molto apprezzati.
“Lo stile volutamente sobrio della serata- conferma Kaori tornando alla prima di Giovanna d’Arco- ha favorito una maggiore concentrazione sul senso profondo della musica, sui suoi messaggi, sul suo valore”. Parliamo, sorridendo, anche del fuori programma di Efe Bal e del suo lancio in buca ( che ha distrutto la tromba di un collega di Kaori) e, in modo più serio!!, della soddisfazione anche degli orchestrali per la presenza del Premier e per l’importanza che, con questo gesto, Renzi, ha attribuito ad una delle istituzioni musicali più prestigiose del mondo, che fa onore all’Italia.
“La Scala, in occasione della prima di Giovanna d’Arco-conclude Kaori- è stata veramente al centro del mondo. Lo abbiamo percepito tutti, con grande responsabilità, più di altre volte. Uno sprone a suonare ancora meglio, a dare il massimo, a concentrarci sul valore della musica.” Quella straordinaria di Verdi, aggiungo io, ancora oggi, e anche in un’opera poco rappresentata, davvero immortale.
Le foto di Kaori Ogasawara utilizzate per questo articolo la ritraggono al Musikverein di Vienna e e in una sala da Concerto di Filadelfia– Grazie Kaori!!