“La Madonna della Notte è il fulcro centrale del capitolo sulle apparizioni mariane insieme alla Madonna di Bonate e a quella di San Damiano.” Così Sabrina Pieragostini, alla domanda su quale sia lo spazio dedicato alle apparizioni piacentine nel suo ultimo libro, “I misteri della tazzina”, in uscita il prossimo 5 luglio. Un’opera scritta a quattro mani con il collega Flavio Vanetti e pubblicata da Minerva Edizioni.
LA MADONNA DELLA NOTTE E dunque é l’apparizione di San Bonico, tra le tante, ad aver catturato ancora una volta l’attenzione di Sabrina Pieragostini. La nota giornalista, autrice di diversi approfondimenti dedicati alla vicenda piacentina, anche in un articolo sul suo blog Extremamente.it, scriveva, già nel 2013 “C’è un luogo, in Italia, che sembra teatro di fenomeni paragonabili a quelli avvenuti a Lourdes, Fatima e Medjugorje. Si chiama San Bonico….. È qui che dal 2004 un veggente afferma di vedere e di sentire, una volta alla settimana, la Vergine Maria…..”
Una storia di fede lunga quasi 20 anni; per l’esattezza, 19 anni a luglio. E se il Covid ha modificato, come da indicazioni della Madonna al veggente, il luogo dell’apparizione (dal 2020 solo in forma privata) per il resto nulla é mutato da quel lontano 8 luglio 2004.
San Bonico resta un luogo di preghiera sentita, spontanea, vera, scevra da qualsiasi forma di opportunismo o finzione. Nessuna ricerca di visibilità o di facili vantaggi, anzi. Celeste Obertelli e la sua famiglia vivono questa esperienza nel modo più riservato possibile e, attraverso vari canali, tra cui il sito http://www.salveregina.it/SanBonico/, ribadiscono di non accettare offerte, di non proporre “acquisti” e di prendere le distanze da chiunque voglia strumentalizzare la Madonna della Notte.
Accanto a questo, sono gli 859 messaggi affidati dalla Madonna al veggente, il fulcro della vicenda, la parte interessante su cui tanti, credenti o no, si concentrano da tempo. E se l’apparizione si svolge altrove, al campo di San Bonico resta qualcosa di speciale, un’atmosfera di serenità e intimità, che spinge tanti, ancora, a fermarsi per una preghiera o per qualche istante di spiritualità.
I MISTERI DELLA TAZZINA
Non ci sono solo storie di apparizioni mariane, però, nel libro di Sabrina Pieragostini e Flavio Vanetti. Un libro-inchiesta sul paranormale scritto, come precisano gli autori, “senza preconcetti, senza pregiudizi, ma solo con il desiderio di capire.” Lontani da sensazionalismi, dunque, interessati invece alla verità e a quello che ne emerge, Pieragostini e Vanetti, si definiscono due giornalisti curiosi, appassionati di questi temi. “Dalla medium che sostiene di parlare con l’anima di Gustavo Rol a quelle che mettono in contatto i vivi con l’Aldilà; dalla sensitiva che dice di vedere gli angeli fino a chi sostiene di aver incontrato gli extraterrestri o mostri terrificanti, passando per le esperienze di premorte, la reincarnazione, i rapimenti alieni e i luoghi demoniaci” un percorso appassionante, realizzato e documentato con il rigore del giornalismo d’inchiesta.
Il libro racconta storie diverse legate da un filo conduttore e parte da uno spunto preciso: un episodio inquietante, un’esperienza vissuta da Vanetti, quando era giovane collaboratore del quotidiano “La Prealpina” di Varese. Una riunione di redazione, una seduta spiritica, il nome del futuro nuovo pontefice, il polacco Wojtyla, tracciato in anteprima dalle lettere indicate dai movimenti della tazzina…40 anni dopo, queste circostanze diventano il punto di partenza per un viaggio in un mondo parallelo, tra misteri e nuove rivelazioni.